Sito Archeologico
Il Parco di Villa Borghese

Domus Daini è situata tra il quartiere pinciano e i Parioli e si inserisce in un contesto abitativo elegante e raffinato, a due passi da Villa Borghese e dal suo Parco dei Daini.

I Monumenti di Villa Borghese

Di epoca seicentesca, Villa Borghese è uno dei siti archeologici più vasti di Roma, con circa 80 ettari di estensione e 8 ingressi. Deve il suo nome alla prima residenza del Cardinale Scipione Borghese, edificata nel ‘600 e trasformata in museo nel 1900. Essa ospitava capolavori di artisti del calibro di Raffaello, Tiziano, Canova, Bernini e Caravaggio ora esposti presso la Galleria Borghese. Tra i suoi vasti giardini e terrazze, Villa Borghese contiene numerosi edifici storici, tra cui la Meridiana e i suoi giardini segreti, il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani e l’Uccelliera.

Gli edifici neoclassici che ospita, come il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola o il Giardino del lago, sul cui isolotto artificiale campeggia il Tempietto greco di Esculapio, offrono scorci suggestivi. Il tempietto è raggiungibile anche con brevi escursioni in barca.


VILLA BORGHESE ROMA DOMUS DAINI
VILLA BORGHESE ROMA DOMUS DAINI

Villa Borghese
Museo e servizi.

All’interno del parco è possibile trovare numerose strutture riconvertite per il tempo libero: un esempio sono l’Aranciera e la casa studio dell’artista Pietro Canonica, entrambe trasformate in museo. Il Casino di Raffaello è ora una ludoteca e la Casa delle Rose è diventata invece la Casa del Cinema. Non meno importanti sono il giardino zoologico, ora Bioparco, il centro ippico e il Globe Theater di Gigi Proietti, che richiama la programmazione teatrale elisabettiana con le
commedie shakespeariane.

Villa Borghese è una delle aree verdi romane con il maggior numero di testimonianze artistiche e paesaggistiche, quali sculture, edifici e fontane dallo stile barocco al neoclassico. Per questo motivo e per la grande concentrazione di istituti culturali, il sito è anche definito il “Parco dei Musei” e, per la sua forma, il “Cuore di Roma.” La villa, posizionata in un punto strategico rispetto al resto della città e strategicamente collegata alla panoramica terrazza del Pincio, permette di osservare dall’alto delle sue terrazze il centro di Roma e scorgere emozionanti tramonti sulla Città del Vaticano e sulle strade storiche della città eterna. Questa stessa vista sarà godibile da ogni singolo balcone, terrazzo
e attico di Domus Daini.

Villa Borghese
Museo e servizi.

All’interno del parco è possibile trovare numerose strutture riconvertite per il tempo libero: un esempio sono l’Aranciera e la casa studio dell’artista Pietro Canonica, entrambe trasformate in museo. Il Casino di Raffaello è ora una ludoteca e la Casa delle Rose è diventata invece la Casa del Cinema. Non meno importanti sono il giardino zoologico, ora Bioparco, il centro ippico e il Globe Theater di Gigi Proietti, che richiama la programmazione teatrale elisabettiana con le
commedie shakespeariane.

Villa Borghese è una delle aree verdi romane con il maggior numero di testimonianze artistiche e paesaggistiche, quali sculture, edifici e fontane dallo stile barocco al neoclassico. Per questo motivo e per la grande concentrazione di istituti culturali, il sito è anche definito il “Parco dei Musei” e, per la sua forma, il “Cuore di Roma.” La villa, posizionata in un punto strategico rispetto al resto della città e strategicamente collegata alla panoramica terrazza del Pincio, permette di osservare dall’alto delle sue terrazze il centro di Roma e scorgere emozionanti tramonti sulla Città del Vaticano e sulle strade storiche della città eterna. Questa stessa vista sarà godibile da ogni singolo balcone, terrazzo
e attico di Domus Daini.

VILLA BORGHESE ROMA DOMUS DAINI

Parco dei Daini:
Il Parco delle aspettative.

Parco dei Daini, da cui la adiacente Domus Daini prende il nome, anche detto “parco delle prospettive”, era un’area verde riservata al Principe. I suoi viali sono delimitati dalle colossali erme di Pietro e Gian Lorenzo Bernini.

La sua denominazione si deve alla presenza, proprio in questi spazi, di daini e gazzelle fino alla fine dell’Ottocento.

PARCO DEI DAINI ROMA DOMUS DAINI

La storia
di Villa Borghese.

La villa pinciana fu portata a compimento intorno al 1633, data della morte del cardinale Scipione Caffarelli Borghese, che ne avviò la realizzazione. Essa subì numerose modifiche e interventi durante gli anni, primo tra tutti la realizzazione del giardino del lago e della Piazza di Siena, dopo il 1766.
Fu in questo periodo che ai giardini si aggiunsero preziosi edifici e arredi: il Tempio di Esculapio, il Tempio di Antonino e Faustina, il Tempio di Diana e la fontana dei Cavalli Marini. Questi interventi furono voluti dal principe Marcantonio IV, alla cui morte successe il figlio Camillo, poi sposo di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Fu Camillo ad avviare l’ampliamento di Villa Borghese, poi portato a compimento da suo fratello Francesco.

Nel 1800, la villa fu aperta al pubblico per il passeggio festivo e divenne teatro di spettacolari manifestazioni. Successivamente, Villa Borghese fu aperta a pagamento per gli svaghi offerti al pubblico, tra cui il velodromo a Piazza di Siena, le gite in barca sul lago (tuttora possibili) o il ristorante al Casino dell’Orologio. Dopo l’unità d’Italia, lo Stato italiano reclamò il possesso della Villa e la acquistò nel 1901.

Nel 1903 il parco fu ceduto al Comune di Roma e finalmente aperto al pubblico. Dal 1911 furono aperti numerosi nuovi ingressi al parco, tra cui quello situato in via Pietro Raimondi, la strada romana che ospita anche l’ingresso di Domus Daini.

PARCO ARCHEOLOGICO DOMUS DAINI

Il parco archeologico interno
di Domus Daini

L’area, nell’epoca romana, era occupata da una porzione del Sepolcreto Salario risalente all’età Repubblicana e fino al IV secolo d.C. Sono state indagate più di cento sepolture: nelle fasi iniziali sono costituite prevalentemente da incinerazioni contenute in urna, delle quali, circa 60, erano raccolte in un colombario. Successivamente la forma più diffusa di sepoltura è quella di una fossa scavata nel terreno e coperta da tegole disposte a spiovente: la tomba cosiddetta “a cappuccina”.

Il parco archeologico interno
Di Domus Daini

L’area, nell’epoca romana, era occupata da una porzione del Sepolcreto Salario risalente all’età Repubblicana e fino al IV secolo d.C. Sono state indagate più di cento sepolture: nelle fasi iniziali sono costituite prevalentemente da incinerazioni contenute in urna, delle quali, circa 60, erano raccolte in un colombario. Successivamente la forma più diffusa di sepoltura è quella di una fossa scavata nel terreno e coperta da tegole disposte a spiovente: la tomba cosiddetta “a cappuccina”.

PARCO ARCHEOLOGICO DOMUS DAINI