Sito Archeologico
Il Parco di Villa Borghese
Domus Daini è situata tra il quartiere pinciano e i Parioli e si inserisce in un contesto abitativo elegante e raffinato, a due passi da Villa Borghese e dal suo Parco dei Daini.
I Monumenti di Villa Borghese
Di epoca seicentesca, Villa Borghese è uno dei siti archeologici più vasti di Roma, con circa 80 ettari di estensione e 8 ingressi. Deve il suo nome alla prima residenza del Cardinale Scipione Borghese, edificata nel ‘600 e trasformata
in museo nel 1900. Essa ospitava capolavori di artisti del calibro di Raffaello, Tiziano, Canova, Bernini e Caravaggio ora esposti presso la Galleria Borghese. Tra i suoi vasti giardini e terrazze, Villa Borghese contiene numerosi
edifici storici, tra cui la Meridiana e i suoi giardini segreti, il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani e l’Uccelliera.
Gli edifici neoclassici che ospita, come il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola o il Giardino del lago, sul cui isolotto artificiale campeggia il Tempietto greco di Esculapio, offrono scorci suggestivi. Il tempietto è raggiungibile
anche con brevi escursioni in barca.
Parco dei Daini:
Il Parco delle aspettative.
Parco dei Daini, da cui la adiacente Domus Daini prende il nome, anche detto “parco delle prospettive”, era un’area verde riservata al Principe. I suoi viali sono delimitati dalle colossali erme di Pietro e Gian Lorenzo Bernini.
La sua denominazione si deve alla presenza, proprio in questi spazi, di daini e gazzelle fino alla fine dell’Ottocento.
La storia
di Villa Borghese.
La villa pinciana fu portata a compimento intorno al 1633, data della morte del cardinale Scipione Caffarelli Borghese, che ne avviò la realizzazione. Essa subì numerose modifiche e interventi durante gli anni, primo tra tutti la realizzazione
del giardino del lago e della Piazza di Siena, dopo il 1766.
Fu in questo periodo che ai giardini si aggiunsero preziosi edifici e arredi: il Tempio di Esculapio, il Tempio di Antonino e Faustina, il Tempio di Diana e la fontana dei Cavalli Marini. Questi interventi furono voluti dal principe
Marcantonio IV, alla cui morte successe il figlio Camillo, poi sposo di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Fu Camillo ad avviare l’ampliamento di Villa Borghese, poi portato a compimento da suo fratello Francesco.
Nel 1800, la villa fu aperta al pubblico per il passeggio festivo e divenne teatro di spettacolari manifestazioni. Successivamente, Villa Borghese fu aperta a pagamento per gli svaghi offerti al pubblico, tra cui il velodromo a Piazza
di Siena, le gite in barca sul lago (tuttora possibili) o il ristorante al Casino dell’Orologio. Dopo l’unità d’Italia, lo Stato italiano reclamò il possesso della Villa e la acquistò nel 1901.
Nel 1903 il parco fu ceduto al Comune di Roma e finalmente aperto al pubblico. Dal 1911 furono aperti numerosi nuovi ingressi al parco, tra cui quello situato in via Pietro Raimondi, la strada romana che ospita anche l’ingresso di
Domus Daini.